Di seguto riportiamo la lettera del Comitato per
la Riserva del Monte San Vicino e Canfaito, di cui fa parte Lupus in
Fabula, inviata ai consiglieri comunali Montesi e Di Nella del PD a
Matelica.
In fondo ci sono i link ad alcuni documenti inerenti al testo
Dopo la nostra riunione di lunedì scorso, abbiamo atteso, invano,
l'uscita del vostro comunicato stampa con il quale il PD matelicese
avrebbe appoggiato ufficialmente la nostra proposta di perimetrazione
della Riserva naturale di Monte San Vicino e Canfaito. Con nostra amara
delusione, invece, abbiamo preso visione della proposta definitiva di
perimetrazione dell'area protetta che il consigliere regionale del PD
Francesco Comi presenterà ufficialmente mercoledì 19 novembre
in IV Commissione. Si tratta in sostanza del completo Trionfo di Sparvoli
! Sono state infatti esaudite tutte le sue volontà: estromissione
dalla Riserva del monumento geologico di Sasso Forato, della forra di
Bocca de Pecu, dei versanti orientali dei monti Monubbio e Vinano, della
metà del fosso di Fugnolo, della rupe della Rocchetta, dove qualche
anno fa i forestali fotografarono tre esemplari di lupo appenninico.
Per quanto riguarda la Gola di Jana, il confine passerà appena
sopra il ciglio dello strapiombo, tanto che sarà uno scherzo
per un cacciatore sparare dentro la gola o verso il versante opposto.
Ma i cacciatori/elettori di Sparvoli hanno ottenuto molto di più
di quanto potessero solo sognare: il vice-Sindaco di Matelica, nonchè
Presidente nazionale della Libera Caccia, ha infatti imposto ed ottenuto
che rimanesse esclusa dalla futura area protetta anche tutta quella
parte del Demanio di Roti che si protende tra i monti di Mondubbio e
Vinano e dove quindi i cacciatori non potrebbero anche oggi entrare.
Ho scritto "potrebbero", in quanto proprio in quell'area sono
misteriosamente sparite da anni le tabelle con il Divieto di Caccia
(alcune le ho fotografate personalmente a terra o imboscate tra le foglie
cadute), permettendo quindi alla squadra di cinghialai (una ventina)
che pratica abitualmente le "braccate" in quella zona, di
entrare sistematicamente ed abusivamente anche in quella porzione del
Demanio di Roti, tanto che non di rado in passato, durante le batture
di caccia al cinghiale, sono stati ammazzati anche diversi esemplari
di lupo (Fonte Provincia di Macerata). Con questa operazione di bisturi
è stata quindi sancita e ratificata in quell'area, da parte delle
Istituzioni e della politica, una situazione di illegalità e
di vero e proprio bracconaggio diffuso ! In compenso, ci verrà
detto, che siamo stati accontentati per aver ottenuto l'inserimento
di quella parte del Demanio del San Vicino che rientra nel Comune di
Matelica. In realtà, questo presunto atto di magnanimità
di Sparvoli non costerà nulla ai cacciatori, in quanto, come
detto, nelle aree demaniali vige già adesso il divieto di caccia.
Tutto questo dimostra quindi, malgrado le vostre rassicurazioni e smentite
ufficiali (a parole) espresse nel corso della riunione, come fossero
invece fondate le nostre preoccupazioni e cioè dell'esistenza
in realtà di un forte e segreto patto politico/elettorale tra
i vertici del PD matelicese, provinciale e regionale e lo stesso Sparvoli,
per avere i voti dei cacciatori alle prossime elezioni comunali e provinciali
del 2009 ! Ma siccome il nostro passatempo preferito è quello
di andare a spulciare gli atti dei politici, specie di quelli regionali,
abbiamo scoperto che pochi mesi fa sono state presentate da due consiglieri
regionali, guarda caso del PD, Ricci, casualmente anche cacciatore e
membro della IV Commissione che dovrà esaminare il progetto della
Riserva, e Solazzi, due proposte di modifica alla Legge Regionale n.
71/1997 che disciplina l'attività estrattiva nelle Marche (che
allego). In queste due proposte di legge, che sembrano fotocopiate,
c'è scritto che il calcare massiccio è considerata una
risorsa strategica e che quindi potrebbe essere estratto anche in regime
di deroga alle leggi vigenti, cioè anche in presenza di divieti,
ZPS ecc... Inoltre si dice che si possono effettuare lavori di "sistemazione"
di vecchie cave dismesse, consistenti in recupero di materiale, lavori,
in pratica la loro riapertura di fatto. Si parla poi di permettere la
coltivazione di cave in sotterranea anche sotto i parchi, le riserve
naturali ecc..., e tante altre belle cosette interessanti... Si da il
caso, per chi non lo sapesse, che nell'area tra Sasso Forato e la Forra
Bocca de Pecu, "casualmente" esclusa dal perimetro della futura
Riserva, affiori in superficie proprio un grosso giacimento di calcare
massiccio, come pure, guarda caso, nella adiacente proprietà
dell'Acqua dell'Olmo vi sia anche una vecchia cava dismessa e che, per
pura casualità, tutte queste località siano anche inserite
nella ZPS del Monte San Vicino e Canfaito. E che il proprietario della
stessa Acqua dell'Olmo, della Forra Bocca de Pecu, di Sasso Forato ecc...,
sempre per pura combinazione, anche Consigliere regionale di Forza Italia,
Enrico Cesaroni, abbia presentato da molti anni, subito dopo aver acquistato
l'area, un bel progetto di escavazione di calcare massiccio proprio
in quel sito ! Naturalmente siamo convintissimi che tutte queste strane
coincidenze siano solo il frutto del caso e di una sfortunata sequela
di combinazioni. Ci piacerebbe però sottoporle al giudizio, sicuramente
sereno e obiettivo, dei cittadini/elettori matelicesi, sopratutto dei
tanti che hanno votato e vorrebbe continuare a votare il PD, nella sincera
convinzione che esso sia un partito diverso e migliore dagli altri e
che rappresenti l'unica alternativa democratica alla dittatura berlusconiana
e della destra in questo bizzarro Paese. E questo in prospettiva delle
ormai prossime elezioni comunali di Matelica, delle provinciali e delle
regionali del 2010. Naturalmente tutto questo potrebbe essere evitato,
smentendo con i fatti queste presunte insinuazioni, ed in modo semplice
ed immediato: alla riunone in IV Commissione di mercoledì 19
e alla discussione successiva in Consiglio regionale della proposta
di legge sulla Riserva, faremo presentare da alcuni consiglieri della
maggioranza, non appartenenti al PD, 4 proposte di Emendamento alla
perimetrazione della Riserva (che allego), di cui 2 riguardanti il Comune
di Matelica, con le quali sarà richiesto il reinserimento di
quelle zone che sono state escluse senza alcuna motivazione scientifica
e naturalistica. Se il PD è veramente quella forza politica riformatrice
ed innovativa, che intende rompere con il passato, con le vecchie logiche
del potere politico ecc..., allora basterà che i suoi consiglieri,
sia quelli in IV Commissione, che quelli in Consiglio regionale, che
rappresentano il partito di maggioranza relativa in Consiglio, ed i
cui voti sono quindi determinanti, approvino quegli emendamenti, dimostrando
così con i fatti che quelle "casualità" sopra
riportate sono solo delle sfortunate coincidenze. Viceversa, invece,
se i suddetti emendamenti non dovessero passare o, peggio, se addiritttura
la stessa proposta di istituzione della Riserva dovesse ancora essere
rinviata sine die e quindi stroncata definitivamente, come più
volte paventato, allora si dovranno accettare tutte le inevitabili conseguenze.
Probabilmente il PD guadagnerà una manciata di voti dei cacciatori
di Matelica (Sparvoli permettendo), ma sicuramente perderà quelli
degli ambientalisti, e certamente anche quelli di tantissimi cittadini
onesti che votano PD e che amano, ed hanno a cuore quelle montagne e
quei luoghi da non accettare in alcun modo che essi vengano spolpati
e devastati per sempre da gente senza scrupoli, peraltro appartenente
anche al partito avverso, con il beneplacito e l'appoggio dei politici
del Partito Democratico ! Anche perché, come dice il noto proverbio,
non si può pretendere di avere, al tempo stesso, "la botte
piena e la moglie ubriaca" e cioè desiderare i voti dei
cacciatori e farsi amici i cosiddetti "poteri forti" (le lobbies
dei cavatori, degli industriali ecc...) che quelle montagne e quei luoghi
vogliono solo sfruttare per i loro personali scopi lucrativi e contemporaneamente
chiedere i voti a noi ambientalisti, che invece quelle stesse montagne
e quei luoghi, ancora miracolosamente rimasti intatti e meravigliosi,
vorrebbero solo tramandarli, così come ci sono stati lasciati
dai nostri antenati, alle generazioni che verranno dopo di noi.
Emendamenti
Cartina
Emendamento 1
Cartina
Emendamento 2
Proposta
di Legge 208 del 2007 (presntata dal consigliere Ricci)
Proposta
di Legge 223 del 2008 (presntata dal consigliere Solazzi)
19 Novembre 2008